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Modalità di svolgimento dell'esame di Maturità

L'esame di Maturità è l'esame conclusivo del ciclo di studi dell'istruzione secondaria
al termine della loro istruzione secondaria e generalmente è indispensabile per accedere all'università o altri gradi di istruzione superiore (quali facoltà universitarie o accademie d'alta formazione artistica, musicale o coreutica)..

Dall'anno scolastico 1997/1998 è ufficialmente denominato esame di Stato.
Le commissioni d'esame per ciascuna classe sono composte da tre docenti interni[2] e quattro esterni, uno dei quali presiede la commissione. Condizioni particolari possono implicare l'estensione ad un numero maggiore di membri, con due o più commissari per la lingua straniera, che in occasione delle deliberazioni concordano e concorrono nella formulazione di un unico voto

Le commissioni d'esame per ciascuna classe sono composte da tre docenti interni dell'Istituzione Scolastica sede 'esame e quattro esterni cioè provenienti da altre istituzioni scolastiche e scelti e nominati dagli uffici territoriali del Ministero dell'Istruzione, uno dei quali presiede la commissione. Condizioni particolari possono implicare l'estensione ad un numero maggiore di membri, con due o più commissari per la lingua straniera, che in occasione delle deliberazioni concordano e concorrono nella formulazione di un unico voto.

Il test è diviso in una parte scritta (di due o tre prove) e una orale.

La prima prova è identica per tutte le scuole d'Italia.

Dall'esame di Stato dell'anno scolastico 2011-2012, la prima e la seconda prova non vengono più inviate alle commissioni in busta chiusa: sono invece scaricate in formato criptato nel periodo antecedente l'esame. La mattina dell'esame viene pubblicata dal Ministero della Pubblica Istruzione la password di 25 caratteri per la decrittazione e stampate dai docenti. Erano previsti vari tipi di terza prova secondo tre modalità: A, B, C. Dopo la seconda prova rimaneva, fino al 2018, solamente uno scritto chiamato terza prova, la quale consisteva in quattro o cinque domande per materia per la tipologia A, otto o dieci per la tipologia B, dodici o (raramente) quindici per la tipologia C.

La modalità A consisteva nella risposta ad un unico quesito per materia, in circa 18-20 righe, di ordine generale o che proponga una riflessione più complessa e strutturata. La modalità B era quella soventemente più scelta dai docenti, con due o tre domande per materia le cui risposte sono da sviluppare in circa 10 righe. La modalità C era invece costituita da un numero variabile di domande (quasi sempre tre per materia) a scelta multipla o a vero o falso. La durata della terza prova era di due oppure tre ore a seconda della tipologia. Le materie oggetto d'esame non venivano comunicate ai ragazzi fino allo svolgimento della prova stessa e potevano essere scelte dal Consiglio di Classe fra quelle materie che non erano state ancora oggetto di scritto, e all'interno di esse si potevano inserire tutti gli argomenti del programma del quinto anno, eccezion fatta per gli argomenti già affrontati nelle eventuali simulazioni durante l'anno scolastico.

Gli orali iniziano dal secondo o dal terzo giorno dall'uscita dei risultati degli scritti.

Il procedimento di ordine viene decretato dalla commissione stessa e dal presidente. Si può procedere in ordine alfabetico oppure estraendo una lettera da cui partire.

L'esame orale ha una durata variabile, generalmente tra i trenta e i cinquanta minuti, dove i primi dieci/dodici sono dedicati ad una trattazione personale dello studente detta "tesina" o la "traccia" la quale presenti gli interessi principali e la capacità di elaborazione personale del candidato. In seguito si passa alle domande della commissione su qualsivoglia aspetto dei programmi svolti nel quinto anno; la terza parte consiste nella discussione degli elaborati scritti, qualora risultino imperfezioni o incongruenze di ogni genere.

A partire dall’Esame di Stato dell’A.S. 2018/2019 le tesine sono state abolite, sostituite da tre buste tra le quali lo studente deve sceglierne una.

Il contenuto delle buste è sconosciuto allo studente: una volta estratta la busta il candidato ne deve usare le informazioni (che possono essere per esempio un testo poetico, un'immagine o comunque del materiale riconducibile al programma scolastico svolto nell'ultimo anno) per elaborare un discorso multidisciplinare basandosi sulle conoscenze acquisite nel corso degli studi.

le sedi d'esame

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